In Italia si sta affermando una nuova concezione di verde che prende in considerazione i fattori ambientali e naturalistici, come quelli paesaggistici e turistici.
Un turismo lento, in un patrimonio verde ricchissimo come quello Italiano grazie alla varietà più unica che rara di microclimi presenti e che può realmente trasformarsi in una risorsa sociale ed economica da conoscere ed approfondire tramite viaggi.
Un po’ come nel ‘700 e ‘800, all’epoca del Grand Tour, quando poeti, scrittori ed artisti si recavano in Italia in veri e propri viaggi di formazione per conoscerne arte, cultura, storia e natura.
Una nuova dimensione di viaggio senza particolari finalità scientifiche, ma bensì estetiche e naturalistiche, per ritrovare il contatto con la natura e una rinnovata sensazione di immersione in essa, soprattutto in primavera, quando ci appare più rigogliosa e più forte è in noi il desiderio.
Itinerari a piedi o in bicicletta lungo spazi verdi, sconosciuti o famosi, per assaporare la vita al ritmo tranquillo della natura.
Parallelamente a questa tendenza sta aumentando anche il numero di professionisti che si dedicano alla creazione di vere e proprie guide di viaggio e itinerari per visitare i giardini e parchi più belli d’Italia.
Ne nascono siti internet dedicati con consigli e destinazioni particolari come Italian Botanical Trips che raccoglie il meglio dei giardini, orti botanici, vivai e parchi a livello nazionale ed internazionale aperti alle visite e, in alcuni casi, anche al soggiorno in strutture come Bed & Breakfast.
Sono siti che raccolgono indicazioni utili per l’organizzazione del viaggio e informazioni interessanti sulle varie specie di essenze che si possono incontrare.
Un turismo vivo e vivace, spinto anche da eventi e iniziative come il concorso del Parco più bello d’Italia che premia le eccellenze del patrimonio verde italiano, organizzato dall’omonima guida on line che conta più di 1000 parchi e giardini sul territorio italiano.
Ogni anno viene selezionata una rosa di 10 parchi tenendo conto degli aspetti storico-artistici, botanici, dello stato di conservazione, del programma di manutenzione e gestione, della presenza di adeguati servizi, dell’accessibilità e delle informazioni all’utenza.
Nel 2018 il premio è andato al Parco Revedin Bolasco a Castelfranco Veneto (Treviso).
La ricerca del verde è un sentimento che sta crescendo sempre di più anche nella progettazione architettonica. Gli spazi verdi vengono inseriti come soluzione indispensabile per aree urbane e commerciali, non più intesi come semplice spazio riempitivo.
Gli elementi di verde vengono progettati anche dove il verde era impensabile fino a poco tempo fa con soluzioni semplici e pratiche come ad esempio il roof garden e il verde verticale.
Un verde da guardare, assaporare, conoscere e godere per i numerosi benefici che è in grado di regalarci, da quelli estetici a quelli fisici e psicologici, a quelli sociali, ambientali ed ecologici.
Una fuga verso la natura per riscoprirla e riscoprire, assieme ad essa, anche noi.