Nella prima fase ideativa di un giardino l’illuminazione è parte integrante dell’elaborato e deve essere studiata assieme alle essenze arboree adatte al contesto, incrociando il gusto estetico del committente e del progettista. I nuovi proprietari di case o quelli che desiderano un restyling non sempre si rivolgono a professionisti del settore per creare il proprio spazio verde: in questi casi capita spesso che chi agisce in autonomia pensi all’illuminazione del giardino in un secondo momento, in questo modo quasi sempre senza ottenere gli effetti sperati.
Innanzitutto, c’è da dire che la prima cosa da fare è capire in quali zone le luci da esterno sono fondamentali – entrate, camminamenti, zone di accesso – in quanto il lato funzionale è prioritario rispetto all’atmosfera che si vuole ottenere. Questo per ragioni di sicurezza e fruibilità degli esterni, tanto più vero nel caso di giardini privati, in quanto spazi da vivere al pari del resto dell’abitazione. L’illuminazione di cancelli, porte, finestre, scale, punti d’intrusione o di possibile pericolo generalmente viene predisposto già dal costruttore della casa, nella realizzazione di un giardino potrebbe essere necessario aumentarne i punti luce. Avrebbe poco senso creare affascinanti giochi di chiaroscuro se non si vedono bene i percorsi che ci consentono di attraversare o usufruire a pieno del giardino! Inoltre, Sempre nell’ottica della fruizione vi è poi la necessità di illuminare le aree funzionali come ad esempio tavoli, zona barbecue, angolo relax, per creare un ambiente adatto a cene con gli amici o altre attività da svolgere in orari serali.
Una volta predisposta l’illuminazione necessaria si passa all’individuazione dei punti luce volti a creare un atmosfera suggestiva. Una progettazione attenta amalgama bene le necessità di servizio a quelle di scenografia, che non risultano in contrasto o sconnesse tra loro, ma contribuiscono assieme a creare l’ambient voluto. A esempio, per non rubare la scena ad elementi particolari da valorizzare, i camminamenti possono essere illuminati da piccoli faretti led ad incasso inseriti al momento della posa, mentre per gli applique che illuminano gli accessi si possono scegliere luci a bassa intensità.
Dalla parte dell’estetica, invece, avremo un apparato di luci di tipo scenografico, che valorizzi maggiormente gli elementi all’interno del nostro spazio verde. Per creare un effetto drammatico si può scegliere un albero particolarmente bello per fogliame e texture del tronco: si prestano particolarmente bene gli alberi dalle foglie piccole – come gli ulivi, le acacie, gli aceri rossi – perché la luce filtra attraverso il fogliame. Contrariamente, sono da evitare gli esemplari a foglia larga perché schermano l’illuminazione.
Se invece vi piace l’idea di valorizzare un’aiuola bassa dovete illuminarla dall’alto verso il basso sbizzarrendovi nella scelta dei lampioncini che più vi piacciono. Al giorno d’oggi si preferisce nascondere i corpi illuminanti il più possibile all’interno della vegetazione per valorizzare le essenze presenti nel giardino, ma in ambienti minimalisti stanno bene anche delle lampade ricercate che siano di per sé elemento di decoro. In commercio si trovano anche innovative luci led ricaricabili che possono essere facilmente spostate per creare la giusta atmosfera cambiando di volta in volta la prospettiva.
La progettazione dell’illuminazione può e deve contribuire alla sostenibilità del giardino: da un lato attraverso la scelta di lampade a basso consumo e alla programmazione “crepuscolare” (l’accensione al diminuire della luce solare), dall’altro tenendo presente che esistono delle normative a livello regionale per il contrasto dell’inquinamento luminoso (in Veneto la LR 17/2009 “Nuove norme per il contenimento dell’inquinamento luminoso, il risparmio energetico nell’illuminazione per esterni e per la tutela dell’ambiente e dell’attività svolta dagli osservatori astronomici.”) che fanno da guida fornendo indicazioni sull’intensità e sulla direzione del fascio. Le luci vanno posizionate evitando che l’irradiazione si disperda al di là delle aree funzionali, ad esempio volendo illuminare un albero particolare la luce deve essere posta in obliquo e non dal basso verso l’alto per proteggere la visione del cielo stellato.
Nella scelta delle luci da giardino un altro elemento da considerare è la loro resistenza alle intemperie e agli agenti atmosferici esterni, quindi va valutato il grado di protezione IP adatto, generalmente si consiglia di utilizzare luci con IP che va dal IP44 (porticati) al IP67, a seconda dell’esposizione all’acqua.
Vi ricordiamo, inoltre, che in merito alla sicurezza della proprietà sorge la necessità di una attenta valutazione dell’illuminazione di siepi e confinamenti, evitando di dirigere le luci verso l’interno del giardino per non rischiare un effetto abbagliante e soprattutto per non creare zone d’ombra che facilitino l’intrusione di estranei nella proprietà.
In fase progettuale, inoltre, va tenuto in considerazione l’effetto prodotto dalla luce artificiale sul materiale vegetale, perché può accelerare la crescita delle piante rendendole più sensibili e alterarne il fotoperiodo; alcune piante sono più sensibili di altre alla luce artificiale (betulle, platani) ed altre più tolleranti (magnolie, pini, querce), quindi anche questo è un aspetto che va valutato nella fase di selezione delle specie più adatte al contesto.
Uno studio attento dell’illuminazione concorre assieme ad altri aspetti alla sostenibilità e durabilità del progetto.