Più che un giardino, un paesaggio.
Le graminacee, o Poaceae, sono una delle famiglie più numerose dell’intero regno vegetale, note per essere scelte dai designer per i loro contrasti, punti di luce e l’effetto movimento, tanto da svolgere un ruolo cruciale nella progettazione del verde urbano e privato.
La sistematica delle graminacee è particolarmente complessa, perché si tratta di una famiglia cosmopolita di piante angiosperme monocotiledoni, che comprende 733 generi riconosciuti e circa 11.600 specie diffuse in tutto il mondo, di cui circa 350 italiane. A differenza di molte altre specie, la parte importante di queste piante è la loro veste fogliare, in quanto i fiori non sono particolarmente appariscenti e quindi ricercati.
Un particolare pregio di queste piante è che accontentano tutti i gusti ed esigenze: ne esistono di bassissime, che contano solo pochi centimetri, e altre che raggiungono tranquillamente il metro e mezzo d’altezza, ne esistono di annuali (producono i semi entro l’arco di un anno) e di perenni (vivono diversi anni e producono i semi più volte nel corso della loro vita).
Il fascino di queste piante risiede nella loro versatilità: possono essere utilizzate sia singolarmente sia in gruppi, combinandole con altre specie, incluse quelle da fiore, per valorizzare i contrasti cromatici. La scelta di impiegare le graminacee al posto di altre specie è dovuta alla loro eccellente resistenza alla siccità e al loro apprezzato valore ornamentale. Numerosi e rinomati giardini inglesi e olandesi presentano una predominanza di graminacee di varie altezze, colori e forme, che diventano l’elemento centrale di queste composizioni, miscelandosi con fiori e arbusti. La richiesta di spazi verdi a bassa manutenzione e con ridotte esigenze irrigue è un trend dominante nella progettazione di giardini da anni. Di conseguenza, designer, giardinieri e paesaggisti considerano fondamentale prevedere una significativa presenza di graminacee nei loro progetti, sia pubblici sia privati, di grandi o piccole dimensioni. Le graminacee sono capaci di tollerare situazioni di stress come la siccità e l’inquinamento urbano, rendendole ideali per l’uso in città. Inoltre, molte specie sono xerofile, richiedendo poca irrigazione una volta stabilite.
Nella regione mediterranea, le graminacee sono presenti allo stato spontaneo in quasi tutti di habitat, dai boschi alle spiagge, dalle città alle campagne. Nota è la loro capacità di adattamento nelle zone con climi aridi, ma se ne possono trovare anche nei prati e nei boschi delle zone alpine (Anthoxanthum odoratum) oppure nei laghetti ornamentali (Arundo donax, Carex acuta, Carex elata, Glyceria maxima).
Le graminacee, come tutte le erbe ornamentali, possono essere utilizzate in vari stili di giardinaggio, dal moderno e minimalista al naturale e selvaggio, per dividere il giardino in zone, realizzando delle stanze all’aria aperta che conferiscono un’ottimizzazione dell’organizzazione degli esterni e quindi una migliore percezione dello spazio. Di solito vengono disposte lungo i bordi di camminamenti, per creare dei “muretti” verdi che delimitano le zone o isolano dagli sguardi esterni.
Alcune specie di graminacee possono diventare invasive, competendo con altre piante autoctone e alterando gli ecosistemi locali. Come per ogni pianta, è necessario gestirle correttamente per massimizzare i benefici e minimizzare i potenziali problemi, attraverso una pianificazione attenta e una gestione appropriata. Le graminacee possono trasformare gli spazi verdi in ambienti belli, funzionali e sostenibili, grazie alla loro resistenza alle malattie e ai parassiti, riducendo la necessità di trattamenti chimici. Tuttavia, la loro possibile invasività deve essere monitorata attentamente.
Nella progettazione delle aree costiere, le graminacee svolgono un ruolo di primaria importanza: lo sparto pungente (Ammophila arenaria) è la pianta che cresce spontaneamente lungo le coste del Mediterraneo, la cui tutela è indispensabile per formare e proteggere le dune di sabbia che ostacolano l’avanzamento del mare e la conseguente riduzione delle coste. Si tratta di una pianta cespitosa, ovvero dall’aspetto simile a un cespuglio erbaceo formato da tanti culmi molto vicini tra loro e alti fino a 60 cm, che si sviluppano dai rizomi affondati nella sabbia. Senza questa pianta i piccoli granelli di sabbia sarebbero trascinati via dal vento, ma, dove presente, lo sparto pungente funge da barriera che li blocca, li intrappola e ne favorisce l’accumulo formando e rendendo stabili le dune. Ecco perché salvaguardare la Ammophila arenaria significa contribuire alla difesa delle coste sabbiose.
Le graminacee sono piante spettacolari che ci regalano contrasti d’effetto e infinite possibilità di abbinamento. Sono fondamentali nella progettazione del verde urbano e privato per la loro estetica, resistenza e sostenibilità. Inoltre, favoriscono la biodiversità, fornendo habitat e cibo per insetti e piccoli animali. Con le loro chiome che sembrano nuvole, creano giochi di forma e struttura nel giardino, dando vita a un ambiente davvero originale. Non dimentichiamo la loro importanza nella storia e nell’economia umana: la coltivazione dei cereali ha permesso lo sviluppo delle prime società civilizzate, e la famiglia delle Poaceae comprende la maggior parte dei cereali alla base della nostra alimentazione.
Quindi, quando passeggiate tra le graminacee del vostro giardino o del parco cittadino, ricordatevi che questi fili d’erba non solo abbelliscono il mondo, ma ne sono stati i silenziosi protagonisti. E magari, lasciatevi ispirare dalla loro semplicità: a volte, basta un filo d’erba per ricordarci quanto la natura sia sorprendentemente meravigliosa.