Il campeggio è una passione condivisa in ogni angolo del pianeta, poiché sempre più numerose sono le persone che cercano il contatto con la natura e la libertà, peculiare di questo tipo di vacanza. Tante le nazionalità che amano questa esperienza all’aria aperta, in particolare in Europa i tedeschi e i francesi, che vantano una tradizione lunga e consolidata di vacanze open-air. Proprio per questo il settore del campeggio è in continua crescita ed evoluzione: ha un legame intrinseco e indissolubile con la natura, e proprio in questa direzione si sviluppano le novità che, anno dopo anno, ampliano l’offerta e rendono queste strutture sempre più attrattive ed esperienziali.
Una caratteristica della costa veneta è il suo preciso susseguirsi di campeggi tra la pineta e la spiaggia, area in cui coesistono un elevato valore naturalistico e un utilizzo antropico intenso: il potenziale turistico del territorio è stato scoperto e sviluppato a partire dal secondo dopoguerra, e da quel momento l’intera costa ha subito un processo di trasformazione, che ne ha modificato l’uso e l’aspetto da ambiente naturale a palcoscenico dell’industria del turismo.
Nel settore turistico, quando si parla di sostenibilità, il campeggio si distingue tra gli esempi più virtuosi. Nonostante molti camping negli anni siano stati trasformati in veri e propri villaggi turistici, organizzati a dovere per accogliere ed offrire servizi sempre più vasti a migliaia di persone, hanno dimostrato una notevole capacità di adattamento e rispetto per il loro differenziale, la natura che li circonda. Considerata la sempre più importante mole di presenze e l’alta qualità dell’offerta, molte strutture ricettive hanno abbracciato l’onda verde della sostenibilità facendo scelte significative e adottando comportamenti virtuosi con l’obiettivo principale di ripristinare il primato della natura e ridurre drasticamente l’impatto ambientale, tenendo conto della grande affluenza e dell’elevata qualità dei servizi offerti.
Come tutti i cambiamenti positivi, anche per questo ci sono voluti degli anni, nei quali gli ospiti per primi hanno dimostrato la loro volontà di saper rinunciare a qualche agio pur di fare del bene all’ecosistema. L’obiettivo principale di un campeggio sostenibile è mantenere l’ambiente naturale nelle stesse condizioni o in uno stato migliore rispetto a quando è stato trovato. Questa nuova organizzazione consente alle persone di godere della bellezza della natura in modo responsabile e di contribuire alla sua conservazione a lungo termine. I punti caratteristici di un eco-campeggio possono essere riassunti come segue:
- gestione dei rifiuti: lo smaltimento viene svolto seguendo le regole della raccolta differenziata, favorendo il riutilizzo e il riciclo dei materiali e la riduzione dell’uso di imballaggi usa e getta;
- energia sostenibile e rinnovabile: si riqualificano gli impianti elettrici con l’installazione di pannelli fotovoltaici e prevedendo delle soluzioni domotiche innovative per l’accensione e lo spegnimento automatico di impianti e dispositivi;
- conservazione dell’acqua: al fine di evitare sprechi, vengono installati sistemi di scarico a risparmio idrico e impianti per il recupero di acqua piovana per scopi non potabili. Allo stesso modo l’irrigazione diventa “intelligente” e si prediligono impianti di smart irrigation che gestiscono autonomamente la quantità di acqua necessaria a mantenere il verde sano e rigoglioso;
- preservazione del territorio: le strutture mettono a disposizione degli ospiti mezzi di trasporto sostenibili a basse emissioni e promuovono attività esperienziali rispettose dell’ambiente circostante, con l’ideazione e la promozione di percorsi e itinerari nelle zone marittime e costiere, incoraggiando attività sportive e ricreative che non apportano alcun danno alla flora e alla fauna locali;
- educazione ambientale: i campeggi ecostenibili promuovono tramite workshop o infografiche la sensibilizzazione e l’educazione ambientale tra i campeggiatori, offrendo consigli su come ridurre l’impatto durante la loro permanenza e promuovere l’uso responsabile dell’acqua, ad esempio incoraggiando docce brevi e lavatrici a pieno carico.
Tutti i camping che vogliono essere certificati per il loro impegno come struttura ricettiva turistica ecologica devono dimostrare di possedere una serie di criteri, in totale 67 divisi tra obbligatori e facoltativi, che soddisfano elevati standard ambientali lungo il loro ciclo di vita. Il marchio comunitario di qualità ecologica si chiama EU Ecolabel, viene rilasciato dalla Commissione Europea e garantisce che i prodotti e servizi certificati abbiano un impatto ambientale inferiore rispetto ai loro concorrenti non certificati. I criteri abbracciano quelli generali di gestione, passando a quelli energetici, idrici e relativi ai rifiuti e alle acque reflue. Tra questi spicca il punto 49 “irrigazione efficiente” (facoltativo), nel quale si incentiva l’adozione di sistemi automatici di smart irrigation, per ottimizzare i tempi di irrigazione e il consumo idrico. Oltre a questo, si promuove una progettazione del verde che favorisca l’inserimento di specie autoctone non invasive (punto n. 50), le quali contribuiscono alla conservazione della biodiversità locale, fornendo habitat e risorse per le piante, gli insetti, gli uccelli e altre forme di vita native, ma anche richiedono meno manutenzione e irrigazione rispetto alle specie esotiche, riducendo l’uso di acqua e sostanze chimiche.
La certificazione ecologica dei camping, come il marchio EU Ecolabel, rappresenta un’impostazione chiara e rigorosa per garantire che le strutture ricettive turistiche soddisfino elevati standard ambientali lungo il loro ciclo di vita. Attraverso criteri obbligatori e facoltativi, come la promozione dell’irrigazione efficiente e l’uso di specie autoctone non invasive nel design degli spazi verdi, rappresentano importanti passi avanti verso la conservazione della biodiversità e la riduzione dell’impatto ambientale. Gli eventi degli ultimi anni ci hanno chiaramente insegnato che la salvaguardia dell’ambiente è indispensabile per il benessere sociale e che tali obiettivi devono essere raggiunti in modo sostenibile: l’adozione di criteri ecologici nei camping non solo contribuisce alla protezione dell’ambiente, ma anche a creare un’esperienza turistica più consapevole, promuovendo uno stile di vita sostenibile e responsabile.
In definitiva, l’impegno dei camping nel rispettare i criteri ambientali e promuovere la conservazione della biodiversità attraverso pratiche ecologiche rappresenta un passo significativo verso un turismo più sostenibile, che soddisfi le esigenze presenti senza compromettere le risorse per le generazioni future.