Jesolo! Finalmente liberi, finalmente al mare! Ma per noi di E-Gardening la spiaggia è soprattutto un luogo di lavoro.
Ad inizio anno tra i vari progetti ce n’era uno, in particolare, nato da un sogno: un sogno per chi ce l’ha commissionato, per noi che ci impegniamo a diffondere la bellezza del giardino e per chi da quest’anno si godrà le vacanze al Camping Malibù di Jesolo.
Tutto è cominciato qualche giorno prima del lockdown, quando era ancora impossibile immaginare le restrizioni che sarebbero presto seguite per contenere la Covid-19.
Durante il sopralluogo, il rumore del mare in inverno ed il profumo di salmastro accompagnarono la nostra giornata passata a camminare su e giù tra la sabbia, per un progetto che prometteva un grande potenziale esperienziale. Ricordo il sole tiepido, il cielo terso e le tante idee da realizzare, una più bella dell’altra: eravamo talmente rapiti dal progetto che ci trovammo a fare le misurazioni con il buio illuminati da una pila, che ovviamente il nostro organizzatissimo direttore Andrea aveva con sé.
Andrea Bottan (direttore di E-Gardening) lo conosco da un po’, è più giovane di me e, nonostante l’età, è dotato di una grande maturità e numerose qualità perfette per un direttore: lavorare con lui ti rende sicuro delle tue capacità e ti libera da ogni ansia. È lui che riesce al meglio a capire le esigenze del cliente e ad incanalare nella giusta direzione le idee dell’architetto Simona Marta Favrin e le mie: la creatività è una qualità che, per ottenere un buon risultato, va dosata in maniera equilibrata. Simona, da casa, aveva lavorato molto sulle idee e i progetti da proporre al committente. Quando lavoriamo in team, ognuno svolge un ruolo preciso e lavora per favorire l’altro: in questo “film” a Simona era affidato il compito di ideare la scena, io mettevo gli attori (piante) e Andrea era il regista.
Durante il sopralluogo, avere l’amministratore delegato del Campeggio al nostro fianco attivamente partecipe ad esporre le sue idee ed opinioni, è stato di fondamentale importanza. Era certo che ne sarebbe uscito qualcosa di bello, ma chi avrebbe pensato che avremmo dovuto gestire la progettazione durante l’emergenza da Covid-19?
Il progetto ha iniziato a prendere forma durante il lockdown. Quel sogno ci ha aiutati a non mollare la presa né ad abbandonarci allo sconforto: ci siamo coordinati a distanza mettendo a disposizione testa e cuore, come sempre.
Mentre Jesolo combatteva per riavere la sua “stagione”, pensavo spesso a tutte quelle persone che lì vivono grazie al turismo e seguivo gli appelli di chi lottava per mantenere alto il nome di questa cittadina balneare: questo ha stimolato in me il desiderio di voler contribuire realizzando questo progetto. La gioia di ricevere la conferma del lavoro non fu la stessa che avremmo provato in una situazione normale: ci ha dimostrato con forza quanto per noi sia importante ciò che facciamo e quanta passione ci travolge quando da un’idea nascono particolari unici. Da quel momento lo scopo sarebbe stato vedere, al momento della consegna, grandi sorrisi e occhi che brillano, e, alla fine, li vedemmo
La realizzazione è stata entusiasmante: avevamo una scenografia di base unica ed essere lì per enfatizzarla fu un vero piacere. Le case mobili, rivestite di sughero con profili bianchi, richiedevano colore e movimento per spezzare le linee pulite e moderne, così abbiamo creato degli eleganti giardini, nei quali la scelta delle piante è stata determinata dalla concomitanza tra i tempi di fioritura e il periodo di utilizzo della struttura turistica da parte degli ospiti. Grazie alla grande esperienza dei colleghi che si occupano di impianti di irrigazione, abbiamo valutato insieme le esigenze idriche di ogni pianta, in relazione alla specie, all’esposizione solare e, soprattutto, al periodo di piantumazione particolare, che ha richiesto un’integrazione dell’ultimo minuto.
Il tocco finale è stato il più emozionante: abbiamo piantumato con graminacee ed erbacee perenni una duna di circa sessanta metri, che costeggia il percorso verso il mare. Abbiamo completato quest’ultima realizzazione in corsa contro un tempo che, rimasto bloccato per mesi, ricominciava a scorrere, mentre i primi turisti cominciavano ad arrivare.
E’ stato molto bello ricevere tante domande sulle tipologie di piante e numerosi graditissimi complimenti: il fatto che le persone si accorgano e apprezzino quello che fai facciamo è per me un’enorme una gratifica.
Questo percorso che si completerà nei prossimi anni estendendosi ad altre zone del villaggio, è iniziato proponendo un verde ornamentale diverso da quello esistente, con l’intento di offrire un design originale, in grado di impreziosire ed arricchire gli spazi esterni, in un luogo curato e ricco di bellezza, che è diventato il desiderio di molti e la realtà di ha scelto il Camping Malibù per le sue vacanze.
Anna