Biodinamica, entomologia, ecosistema e biodiversità sono parole che esprimono una parte essenziale di argomenti che involontariamente andiamo a conoscere quando iniziamo a progettare il giardino. Inizialmente, quando si ragiona sull’ottenere una relazione che metta in simbiosi le specie di piante da scegliere, entriamo in un piano progettuale che spesso non viene considerato: la fauna che verrà ad abitare il giardino in maniera spontanea.
Quanto sono importanti le relazioni tra piante ed animali ce lo insegna lo studio dell’ecosistema nel rapporto pianta/animale con effetto a cascata. La biodinamica è la scienza che ci aiuta a comprendere che la vita è in continuo movimento e la nostra intrusione non deve spezzare questo ciclo: per agire in maniera biodinamica dobbiamo assecondare gli scambi che creano reazioni a catena positivi. L’entomologia, la scienza che studia gli insetti, ci aiuta a conoscere quel “micro/mega mondo” fatto di piccoli animali di cui spesso si perde la percezione della loro vitale importanza.
Intorno a tutto questo sapere c’è la voglia umana di fondersi con la natura.
Il giardino ancora una volta ci dà una grande possibilità che non dobbiamo sottovalutare per avvicinarci alla natura scoprendo insetti e piccoli animali selvatici. Facciamo nascere, quindi, attorno al progetto giardino la possibilità’ di poterci avvicinare alla natura, a quei musetti di riccio, ai voli di farfalle e libellule, al lento strisciare delle lumache o alle simpatiche corse dei maggiolini… Sembrerà ogni giorno una festa assieme a questi riservati piccoli collaboratori del giardino.
Per poter essere collaborativi, i nostri nuovi aiutanti necessitano di una casa, di cibo e di acqua. Naturalmente, ogni collaboratore ha le sue specifiche necessità, quindi ci sarà da studiare un po’ se vogliamo riceverli nel migliore dei modi. Il nostro giardino diventerà una casa sicura per loro solo se lo progettiamo come un ecosistema completo ed è qui che entra in campo la biodiversità tra le alberature, arbusti e piante erbacee. Quindi, mettiamo alberature scegliendo alberi ad alto fusto, dove potranno essere ospitati uccelli notturni, e alberi piccoli, più adatti ad uccellini e scoiattoli, la loro ombra servirà durante le calde ore diurne estive (e ne trarremo piacere anche noi). Aggiungiamo anche arbusti misti tra sempreverdi (che si riveleranno ottimi ripari invernali), arbusti da frutto per i golosi collaboratori piumati ed arbusti con fioriture profumate, diurne e notturne, che attireranno bellissimi insetti impollinatori: arriveranno di sicuro e tutti molto volentieri in un piacevole mix di farfalle, falene, bombi e api.
Masse vegetali di erbacee e graminacee saranno un ottimo materiale da nido e un buon contorno di colori e profumi per la tavola dei nostri amici. Un altro elemento cardine sono le piante che schiudono i loro fiori di notte, permettendo l’arrivo degli insetti pronubi notturni, come le falene: un sicuro pasto per i piccoli pipistrelli che con l’arrivo del caldo terranno a bada le indesiderate zanzare.
Una bellissima pianta erbacea che profuma di notte è la Nicotiana alata, ancor più affascinante ed interessante nella varietà “Tinker Bell” (trombette verdi) che sfoggia un cuore rosso vivo assieme a colori freschi ed estivi, la cui fragranza ci terrà un’ottima compagnia nelle serate in giardino.
Per un giardino in notturna, un altro collaboratore ricercato è la lucciola (Lampyris noctiluca). Alla lucciola serve un giardino molto naturale, con un prato poco rasato, perché ama sostare nei lunghi fili d’erba, ed uno specchio d’acqua che aiuti l’ambiente a non essere troppo secco. Graditi anche gli arbusti e le erbacee perenni fitte dove potersi riparare. Magari terremo questo angolo un po’ più selvaggio e senza illuminazione notturna, per non disturbare il naturale ciclo giorno/notte che per le lucciole è molto importante. Oltre alla sua bellezza, la lucciola allo stadio larvale (che dura ben due anni) si ciba di lumache: in questo modo si genera un nuovo equilibrio e si dimostra ancora una volta che la natura offre sempre una soluzione.
Alcuni insetti necessitano di piante specifiche, così per portare la loro presenza in giardino sarà necessario documentarsi e talvolta inserire proprio quella pianta che non avremmo mai considerato, come ad esempio, Aristolochia, una pianta nutrice del bruco della Zerynthia polyxena, una farfalla italiana bellissima e purtroppo a rischio di estinzione.
L’acqua è l’elemento che nel nostro verde non deve mai mancare, in questo caso un biotopo acquatico diventerà il punto focale del nostro giardino naturale. Allo specchio d’acqua prima o poi arrivano tutti, alcuni per abbeverarsi, altri per riprodursi; di notte gli animali notturni, come i ricci, sceglieranno di passeggiare nei dintorni per potersi abbeverare. Di giorno le libellule rosse, dorate e azzurre, assieme alle belle Calopteryx blu metallico, saranno una gioia per gli occhi, tanto quanto le piccole lucertole che si avvicineranno velocemente alle rive del biotopo acquatico, nella speranza di non essere viste da qualche uccello predatore. In tutto questo volteggiare e correre, giorno dopo giorno, la danza della vita cresce attorno a noi come un’energia e rende vivo e sano il nostro giardino
Spazi verdi, grandi parchi, giardini privati e semplici aiuole diventano un nuovo, piccolo o grande, ecosistema, soprattutto se nei paraggi del giardino o dello spazio verde c’è un’alta percentuale di animali selvatici che decideranno di utilizzarlo come rifugio: la piccola lepre userà gli arbusti sempreverdi come nascondiglio/casetta per sorprenderci con qualche salto tra l’erba e lo scoiattolo grigio verrà attirato dalle ghiande delle querce, mentre per noi sarà facile individuarlo in autunno quando prepara le provviste invernali.
Uno spettacolo magnifico sono i Cardellini mentre si cibano dei semi dei girasoli in autunno: ecco quindi un altro fiore da aggiungere alla lista per il Bird watching, il girasole.
Ogni animale ha la sua preferenza vegetale, ogni animale ha il suo predatore, ogni animale ha le sue preferenze tra il giorno e la notte, ogni animale arriva in un determinato periodo dell’anno.
In tutta questa osservazione ci troveremo ad apprezzare anche quello strano animaletto che non ci è mai piaciuto, considerando che la forbicina (Forficula auricularia) si nutre di materiale vegetale in decomposizione, che senza il suo prezioso aiuto potrebbe marcire e formare muffe. Il biacco, piccolo serpente scuro presente tanto in città quanto in campagna, si nutre di piccoli mammiferi, come ad esempio i topi, la cui diffusione andrebbe a sfavore del giardino.
Tutti gli anfibi – rospi, rane, tritoni, salamandre – sono il nostro aiuto h24 contro tutti i tipi di zanzara, visto che alcuni si nutrono in ore notturne ed altri nelle ore diurne. La natura è semplicemente perfetta e complessa, noi siamo quell’elemento che deve ancora impara a stare seduto ad osservare, apprendere ed imitare perché, purtroppo, nella frenesia del fare ci deve essere sfuggito qualcosa.
Anna