Le forme di alberi e arbusti sono degli elementi fortemente caratterizzanti- chi più tondeggiante, chi più allungato – tanto da saltare subito all’occhio, ma anche nei fiori le forme sono importanti, soprattutto quando si parla di composizione delle aiuole.
Durante la scelta delle fioriture per la composizione di un giardino il committente esprime le sue preferenze nei colori. In generale si tratta di una scelta molto personale, tanto che spesso si escludono completamente le tonalità che proprio non piacciono. Però, le fioriture delle erbacee perenni e graminacee ornamentali non si caratterizzano solo dal colore. Un esperto di piante, che sia esso un paesaggista, un vivaista o un giardiniere, nella composizione sa bene che utilizzare la stessa forma di fiore ripetuta in tutta l’aiuola renderebbe il disegno monotono e poco espressivo. Allo stesso modo, troppe forme diverse darebbero una spiacevole sensazione di disagio e confusione. Come sempre, la soluzione migliore e più armoniosa viene offerta dalla via di mezzo e dal buon gusto, i quali danno piena espressione del lato artistico di chi compone il giardino. Per quanto riguarda la forma, basterà analizzare la struttura complessiva dell’intera pianta, lasciando in secondo piano la botanica del singolo fiore.
Le nozioni di base da cui partire includono la conoscenza delle forme semplici, la sensazione che queste forme evocano nelle persone, e il cambiamento che subiscono durante l’evoluzione del fiore. È fondamentale saper abbinare queste diverse caratteristiche e, per aggiungere un tocco poetico, considerare anche l’effetto suggestivo creato dal movimento di alcune piante nelle giornate ventose.
Sono sempre stata fortemente attratta dai fiori a spiga, credo sia una delle forme che preferisco: ogni persona ha una forma prediletta che esprime un proprio lato caratteriale, nel caso delle spighe vanno verso l’alto e tutto ciò che sale si dice vada in positivo riflettendo sensazioni di gioia, libertà e voglia di vitalità. Più la spiga è chiusa, più il fiore risulta rigido, creando vere e proprie aste verticali. Questo movimento verso l’alto può essere utilizzato, ad esempio, come nell’Equisetum hyemale, per attirare l’attenzione verso un punto di apertura, come un ingresso. Questo rappresenta un esempio molto incisivo di spiga verticale chiusa. Altre varietà, come la Persicaria amplexicaulis alba, mostrano un aspetto meno intenso: pur mantenendo una forma eretta, i loro piccoli fiori bianchi evocano la sensazione delle prime gocce di pioggia che in autunno rinfrescano il terreno.
Più le spighe si aprono, più l’effetto visivo diventa morbido. Un esempio sono le spighe aperte delle graminacee ornamentali, che si espandono fino a sembrare panicoli, ma restano comunque rivolte verso l’alto, come nel caso delle spighe dei Miscanthus. Invece, le forme che hanno un andamento piatto, sferico, o discendente risultano più rilassate e morbide, ma sono anche dette “forme negative”, perché possono infondere una sensazione di dolce malinconia.
Iniziando con le perenni a fiore piatto, come le composite Rudbeckia, o quelle a forma sferica come l’Echinops, passando per le ombrellifere come l’Orlaya grandiflora e la Patrinia, si può proseguire con una cascata di fiori dai capolini ricadenti, come le campanule e le aquilegie. Tra le graminacee, spiccano specie come la Briza media e il Chasmanthium latifolium, che completano questo effetto di leggerezza e movimento.
Bisognerà far coincidere i tempi del periodo di fioritura, tenendo conto che le perenni hanno valore ornamentale non solo quando fioriscono, ma anche da sfiorite e secche con ovvio cambiamento di colore.
Comporre con le forme è un lavoro decisamente più difficile di un semplice abbinamento di colori. Anche in questo caso, ci sono molti noti escamotage per arrivare a delle soluzioni veloci e pratiche, senza disturbare troppo il lato artistico, come lasciare le spighe sullo sfondo per conferire un aspetto simile ad una quinta o creare delle spezzate diagonali, che assecondano i punti di direzione dell’aiuola.
Anche per i professionisti è difficile prevedere con precisione le altezze finali delle perenni e delle graminacee, perché, essendo influenzate dai fattori ambientali, alcune volte la differenza di altezza sulla stessa pianta è davvero grande.
Spiegare tutto ciò al committente è fondamentale per fargli comprendere l’importanza di questi elementi nel progetto complessivo e le loro caratteristiche specifiche, di cui ho parlato in questo articolo. Ad esempio, è importante non escludere le graminacee in un’aiuola composta da perenni a fiore piatto o globoso. Oltre ad essere piante caratterizzate da spighe, le graminacee aiutano ad ammorbidire la rigidità degli steli fioriti, che spesso terminano con corimbi piatti o globosi. Sebbene esistano molte piante con fioriture a spiga, sia erette che ricadenti, non otterremmo lo stesso effetto di morbidezza senza l’utilizzo delle graminacee.
Le forme delle piante perenni sono davvero varie, alcune presentano forme tondeggianti, simili a piccoli arbusti con fiori minuti, come le salvie ornamentali. Anche l’Amsonia, oltre a produrre fiori paniculati, può assumere una forma arrotondata molto interessante, a patto che le venga lasciato lo spazio ottimale per crescere.
Quando si parla di giardinaggio, nel momento in cui ci si inoltra in un determinato argomento ci si perde. Ad esempio, trattare le forme dei fiori e le rispettive abbinate diventa un gioco infinito ed è proprio per questo che il giardinaggio è così entusiasmante, perché permette di scoprire ogni volta tantissime piante nuove da conoscere e da provare. In tutto ciò le perenni hanno una marcia in più, perché in ogni stagione presentano colori e forme diversi, per morire e rinascere ogni anno. La rinascita delle perenni è la migliore rappresentazione della vita e della gioia ed anche per questo il giardino rimane la cura migliore per l’essere umano.
Anna