Frozen è la favola della principessa dotata del potere magico di creare e manipolare il ghiaccio e la neve. Quando arriva l’inverno e le prime nevi si posano sulla terra, mi piace pensare che la principessa Elsa protegga con il suo mantello tutte le piante del giardino, dall’erba del prato ai rami più alti degli alberi.
Le foglie, destinate a cadere per la fine del ciclo vegetativo, sono ormai quasi tutte distese sulla terra. Vi siete ricordati di godere sino all’ultimo istante della vista del vostro del bel giardino simile ad un maestoso tappeto colorato? Per qualche giorno ancora, se lo strato di foglie non è troppo fitto e non c’è umidità, possiamo osservare i prati pieni di colori. L’autunno è la stagione dei colori caldi e dei frutti, ma in questo momento l’inverno sta camminando a passo sicuro verso la ribalta per prendersi la scena.
I cambi di stagione in giardino regalano momenti unici e intensi, in cui le giornate invernali si intrecciano con gli ultimi colori dell’autunno, che pian piano lasciano spazio a nuove atmosfere.
Le mezze stagioni sono come punti di vedetta, momenti in cui possiamo fermarci e, salendo idealmente su una scaletta, vedere sia il cammino già percorso sia quello che ci attende. Queste scalette sono composte da tre gradini, che a volte superiamo in fretta, senza prestarci troppa attenzione. Ed è proprio il giardino, con i suoi ritmi lenti e sereni, a invitarci a rallentare, a soffermarci su quei tre gradini. Così facendo, possiamo trasformare una manciata di secondi in un momento senza fine, vivendo appieno la bellezza di questa transizione.
Il tempo assume la durata che desideriamo quando cuore e mente si uniscono in armonia. Davanti a qualcosa che desideriamo intensamente, la custodiamo dentro di noi, e quei pochi secondi si dilatano, espandendosi all’infinito nei nostri pensieri. E io credo che è proprio questa una delle essenze più profonde della felicità pura.
La felicità e ciò che ci sostiene nella vita. La vita di oggi è ricca di tutto ciò che si può desiderare, ma allo stesso tempo ci fa sentire vuoti, quindi bisogna ogni tanto rallentare per ricordare i bei momenti passati, percorrendo così a rallentatore quei tre gradini per gustarsi di più il momento ci renderebbe ogni giorno felici senza dover cercare la felicità in falsi compromessi. Il giardino ci apre una visione più limpida e semplice della vita, perché ci offre l’opportunità di avere sott’occhio la natura e poter seguire i suoi insegnamenti giorno dopo giorno.
L’inverno è un buon momento per lasciarsi andare a queste riflessioni: mentre il gran caldo e il gran freddo raramente ci offrono l’occasione di rallentare, all’aperto il corpo si trova spesso esposto a sensazioni difficili da gestire. Un modo per invogliare la frequentazione del giardino anche nei mesi invernali è integrare nel progetto varietà di piante capaci di suscitare interesse proprio in questo periodo. Negli ultimi anni, questo approccio progettuale si è rivelato uno dei cambiamenti più affascinanti e ricchi di possibilità.
Cortecce ornamentali, rami giovani super colorati, come i Cornus sanguinea nelle tante varietà, le molte graminacee a fioritura autunnale che si protrae per tutto l’inverno, le bacche che maturano tra l’autunno e l’inverno, la colorazione delle conifere che cambia con il freddo. Le fioriture di fine inverno sono quasi delle calamite che ci attirano fuori anche nelle giornate di gelo, conoscerle, saperle apprezzare apre un nuovo mondo nel quale immergersi con nuove riflessioni, degli spunti per raggiungere la felicità, appunto, quella vera.
Le piante ornamentali invernali, sono rustiche e innamorate del gelo. Quando le guardiamo ci raccontano storie di forza, resistenza e gioia. Osservandole, possiamo percepire la loro reazione armoniosa all’inverno, e in questa sintonia scopriamo una parte di noi stessi. È così che, sentendoci affini a loro, ci prepariamo a vivere e ad apprezzare appieno la stagione del gelo.
Tra le cortecce più affascinanti, spiccano le bianche e luminose betulle e alcune varietà di aceri, come l’Acer griseum, con la sua corteccia grigia che si sposa con la neve e il ghiaccio. Altre cortecce sembrano vere opere d’intaglio, come quelle dell’Euonymus alatus e del più comune acero campestre. E poi ci sono i rami vibranti di colore: tra i più spettacolari, quelli del Cornus ‘Midwinter Fire’, che portano una fiamma di calore nei giorni più freddi.
Per le bacche direi che la scelta migliore ricade sulle rose, che tra la fioritura e la fruttificazione non perdono di certo tempo. Esistono però dei frutti invernali veri e propri, come il corbezzolo o Eriobotrya japonica, il cosiddetto “nespolo del giappone”, che porta fiori già a novembre e frutti a fine inverno.
Le graminacee che restano più affascinanti durante l’inverno sono tutte le Cortaderia e i Miscanthus, poiché fioriscono tra le ultime in autunno, mantenendo la loro bellezza anche nei mesi più freddi. Le fioriture invernali, tuttavia, sono spesso affidate a bulbi, viole ed ellebori. Si parla frequentemente di fioriture “precoci”, ma a mio parere, definire così quelle invernali è un errore, poiché non sono precoci in senso primaverile, ma semplicemente fioriture invernali. E non solo belle, ma anche incredibilmente profumate, come il Chionanthus praecox (calicanto d’inverno) e la Lonicera fragrantissima, o ancora per le esposizioni più riparate, la Hardenbergia violacea.
E così, mentre l’inverno avanza silenzioso e maestoso, il giardino si trasforma in un paesaggio incantato, dove la magia del gelo e della neve ci invita a fermarci, a respirare e ad ascoltare. Le piante ci insegnano a trovare bellezza anche nelle fredde giornate di gelo, e il giardino, con il suo ritmo lento, diventa il nostro rifugio, il nostro punto di osservazione sulla vita che ci circonda. Un po’ come in Frozen, dove la natura si fa regina, anche noi possiamo abbracciare il freddo con un cuore aperto, pronti a scoprire la bellezza che si nasconde in ogni stagione.
Anna