Una domanda che mi viene posta spesso è “ma quanto vivono le perenni”?
Le erbacee perenni sono in grado di rinnovarsi attraverso il loro apparato radicale, quindi non si esauriscono mai.
Ne esistono vari tipi; oggi vi parlerò di quelle che vengono classificate come perenni a breve vita. Quale è il giardino ideale ad ospitarle? Dove collocarle? E come vedere i loro grandi pregi?
In questi primi giorni di maggio mi viene quasi spontaneo parlavi di Aquilegie, queste fantastiche ranuncolaceae da mezz’ombra che prevedono specie da roccioso piccole e specie da sottobosco più grandi, anche fino al metro di altezza; le selezioni orticole con le loro tante varianti di colori e forme sono davvero resistenti. Come dicevamo fanno parte delle perenni a breve vita e infatti un’Aquilegia arriva a vivere in base alla specie dai due ai cinque anni, dai fattori ambientali e da dove e come viene coltivata.
Aquilegia
Non esiste un giardino dove le aquilegie non possano star bene! Ne esistono cultivar compatte adatte a giardini ben impostati come la varietà Biedermeier, oppure altre come le vulgaris con steli lunghissimi, adatte a giardini informali di ogni tipo.
Aquilegie
Si possono prendere due strade principali per introdurre nel proprio spazio verde questa specie erbacea a breve vita: scegliere una sola varietà per mantenere sia la specie che le gradazioni di colore, visto che si ibridano tra loro, oppure accettare l’ibridazione e la spontanea nascita di tanti e nuovi colori e forme.
Le botaniche non si ibridano, ma le orticole invece si, donandoci tantissime nuove piantine da seme, di forme, colori ed altezze differenti e creando dei punti di colore a piani sfalsati nel giardino.
Sono molte le specie che possiamo inserire nel progetto di un giardino nel quale desideriamo un effetto naturale e leggero. E’ un tipo di giardino che io definisco in movimento perché, oltre ad essere di breve vita, questo tipo di perenni hanno una grande dote (che forse, in effetti, serve più a loro che a noi), si disseminano moltissimo!
Le piantine in eccesso vanno poi rimosse, questo quindi richiede una piccola manutenzione straordinaria. Vanno evitate le aiuole di lapillo o di ghiaino ed è necessario evitare di metterle lungo i camminatoi e ovunque un eccesso di dissemina possa essere poi fastidioso.
Tra queste oltre alle Aquilegie che fioriscono tra aprile e maggio coprendo fino a giugno abbiamo altre superlative specie a breve vita con caratteristiche uniche. Nessuna spiga darà mai l’effetto delle Digitalis, nessun argento sarà accompagnato da un simile magenta come la Lychnis coronaria, nessuna avrà un effetto di nuvola viola a marzo e degli straordinari portasemi che vedremo da fine autunno come la Lunaria annua, chiamata anche “Moneta del Papa”.
Digitalis purpurea e Llicnys coronaria
Antirrhinum majus detto Bocca di Leone fiorisce per tutta l’estate donando quell’ effetto “country” tipico delle vecchie case di campagna come anche l’Alcea rosea, gli Erysimum hieraciifolium e la Hesperis Matronalis con il suo profumo intenso durante la primavera.
Hesperis Matronalis
Concludo con un imbattibile bocciolo di Salvia sclarea Turkestanica. Il bocciolo dura almeno 15 giorni, la fioritura due mesi; in autunno le sue spighe secche grigio scuro rimangono in ogni caso ornamentali se ben abbinate a fioriture di tarda estate e a graminacee dalla fioritura tardiva e magari dai colori accesi. Il suo gradevole profumo si espanderà quando viene toccata al passaggio e, alla fine, grazie a tutti questi colori e profumi, quella manutenzione straordinaria di diradamento delle piantine disseminate non vi sembrerà più un problema.
Per questo le perenni a breve vita, vi dureranno tutta la vita!