Novembre è il cuore dell’autunno, una stagione fatta di colori intensi e nebbie che arricchiscono la scena di atmosfera.
A ben pensare, sarebbero da rivalutare le stagioni in cui viviamo il giardino: dopo il freddo arriva la tanto bramata estate e tra gite al mare, montagna e calura eccessiva, ci si ritrova a vivere il giardino più di notte che di giorno. D’inverno, invece, presi dalle festività e con il freddo che ci congela, si sta meglio a casa al calduccio. La primavera, fatta di fioriture opulenti e luce intensa, è perfetta, ma è anche un periodo in cui il tempo vola tra tanta energia e tanti impegni, e in giardino si finisce per starci meno del previsto. Allora, forse è proprio l’autunno la stagione dove passiamo più tempo nel nostro angolo verde e mi viene da pensare che aumenti il suo fascino proprio in novembre.
Una cosa interessante per me, che nel giardino ci lavoro, è che a novembre non è prevista alcuna manutenzione straordinaria, è anche questo uno dei motivi per cui lo godo a pieno. L’unica operazione di questo periodo è la piantumazione dei bulbi per la primavera: a ottobre preparo il progetto per inserire macchie di bulbose dove è possibile e a novembre le metto a dimora, con l’accortezza di piantare dopo l’inverno i bulbi più delicati, quelli che soffrono ristagni o geli degli inverni piovosi. Se nel nostro progetto non ci sono bulbose, allora la manutenzione a novembre è quasi azzerata, perché le erbacee che avevano necessità di essere riordinate sono state sistemate a settembre per godere delle fioriture di ottobre e novembre.
Cercando di sfruttare al massimo tutte le fioriture di questo periodo potremo avere una stagione con colori ancor più vivaci di quelli primaverili – visti gli intensi toni autunnali – e anche più allegra dell’estate, grazie al clima più gradevole.
Quest’anno l’autunno è decisamente anomalo, non posso di certo rimanere nel mio “giardino delle favole” e fingere che questo non stia accadendo: mi rendo pienamente conto dell’annata particolare, ma posso solo continuare a sperare che il tempo ritorni nella norma. La lungimiranza mi impone di inserire specie che possano adattarsi ad un giardino a bassa irrigazione, quindi porto avanti progetti che comprendono tante erbacee perenni in fioriture a scalare e graminacee di diversa tessitura, ma scegliendo le specie che meglio si adattano a questo nuovo clima molto secco. Ritorno però a privilegiare gli arbusti di piccole dimensioni, perché anche loro hanno esigenze idriche minori.
I campioni di fioriture a bassa esigenza idrica di questo periodo sono i crisantemi e le salvie cosiddette “da fiore”, mentre le regine indiscusse sono le graminacee che al colore del fogliame aggiungono la fioritura morbida delle loro piume.
I colori intensi degli alberi spoglianti – per la maggior parte latifoglie, tranne pochi aghifoglie – lasciano dei tappeti multicolore a terra riconducendoci al famoso e sempre più ricercato periodo del foliage. In autunno le bacche degli arbusti da fiore sono colorate e danno sfoggio di rossi, di gialli o di viola, come quelle di Callicarpa bodinieri; allo stesso modo tantissime rose da bacca e le meline dei meli da fiore ci accompagneranno per tutti i mesi invernali.
A quanto pare a novembre, nel momento dell’anno in cui crediamo siano finite le grandi fioriture, ci troviamo immersi nei colori più intensi e vivaci, allora è meglio approfittarne ed arricchire il giardino di queste specie pronte a riempire di colore questo mese.
Qui la fioritura di Strobilanthes penstemonoides (rankanensis), una pianta perenne decidua che con la sua fioritura, che potremmo definire tardiva, illumina di viola le giornate nebbiose.
Queste fioriture “tardive”, come quelle dei crisantemi, hanno la particolarità di durare quasi due mesi per via del clima mite: sono la conclusione di un anno di bellezza in giardino e ci daranno l’impressione di durare anche molto più a lungo. A fare da sfondo a questi colori così intensi iniziano i marroni delle infiorescenze secche di Rubdeckia ed Echinacea, tantissimi Aster ormai sono marroni anch’essi, tutti tranne pochi, come Aster tataricus ‘Jindai’ e Aster ageratoides ‘Ezo Murasaki’, nel frattempo sta iniziando Aster carolinianus, il famoso astro rampicante che fiorisce tra novembre e dicembre.
Altro genere di piante che si presentano ornamentali grazie alla loro fioritura secca sono le Hydrangea, le macrophylla sono quelle che meglio si colorano in questa stagione, come le bianche che passano prima al verde e poi al magenta.
L’autunno è una stagione che merita di essere associata alla gioia, per i suoi colori, il raccolto autunnale, le temperature miti ed il fascino delle prime nebbie, per non parlare delle tanto attese piogge. Spero davvero che l’autunno possa essere celebrato in questo modo, tralasciando i sentimenti malinconici, perché ha un notevole potenziale da esprimere nei nostri giardini.
Anna