Il cancello e l’entrata di una casa sono il biglietto da visita: subito l’occhio cade sul viale d’ingresso ma è il verde che lo circonda a darci il benvenuto.
A volte sfugge l’importanza del progetto di questa parte del giardino che non è un semplice spazio dove piantare ciò che più ci piace ma è il primo impatto su chi siamo, sullo stile della nostra casa e su come vogliamo accogliere l’ospite. Quando riflettiamo sulla pianificazione di uno spazio verde, dovremo fare dei paragoni con il passato, comparare i parchi delle antiche ville venete e i giardini odierni, osservare l’evoluzione tra passato e presente, deducendo che alcune caratteristiche dei progetti storici erano frutto di riflessioni studiate e non capricci di mode passeggere.
Gli ingressi di un tempo avevano qualcosa che li accomunava, uno schema formale diventato tradizionale che si riflette nella maggior parte delle progettazioni: forme topiarie, alberi e arbusti sempreverdi, linee pulite. Che rispettino queste caratteristiche o meno però l’impressione è che nelle case di oggi spesso si eviti di personalizzare ed esprimere il proprio estro nell’area di accesso, rendendola oltremodo formale, in maniera sbrigativa.
Il giardino del benvenuto rappresenta un occasione di sperimentare l’ impatto tra l’ospite in entrata e la nostra personalità: è un peccato non dare immediatamente dei dettagli che ci rappresentino e che creino una reazione in chi riceviamo. C’ è chi non rinuncia ad un ingresso formale perché è ciò che preferisce, ma molti, riflettendo, vorrebbero qualcosa di meno rigido e più personale per l’entrata di casa. Punto focale è il viale pedonale ed ogni progetto del giardino di accoglienza deve partire da lì. La geometria del viale richiede uniformità con lo stile della casa, un percorso pensato in base all’ esigenze di una privacy visiva, la scelta dei materiali e la selezione dei colori in base allo stile ed ai gusti personali.
Un altro punto importante di cui tenere conto sono le dimensioni: osservando le case costruite in un passato recente si possono notare molti elementi non adatti ad un piccolo ingresso, un errore che salta subito all’ occhio. Gli alberi davanti casa sono belli se scelti nelle dimensioni giuste tenendo conto della loro crescita futura: sono molto utili per ombreggiare la casa – un albero crea e dona frescura – quindi nel caso l’ ingresso sia esposto a molte ore di sole, in base allo spazio a disposizione, si deve considerare la piantumazione di una alberatura adeguata.
Impostando il disegno del giardino di benvenuto dobbiamo ragionare su quanto vogliamo che si veda l’ ingresso di casa: un viale dritto dal portone alla porta di entrata non riserva alcuna privacy, al contrario decentrandone l’ allineamento possiamo sviluppare un percorso che dia il modo di velare o nascondere l’ entrata e proteggerne la riservatezza. È una questione di esigenze personali, un viale dritto ad ogni modo risulta difficile da ammorbidire e questa rigidità crea già un presupposto verso uno schema formale.
Deciso lo stile del viale un altro punto importante prima della selezione delle piante è la frequenza con la quale saranno eseguite le manutenzioni, l’ ingresso dovrebbe essere sempre presentabile, quindi dobbiamo tenere conto di quanto si vorrà o potrà intervenire.
Ogni zona del giardino può avere una gestione diversificata, ad esempio una siepe ha esigenze diverse dalle alberature, dalle perenni, dalle graminacee. Gli elementi che compongono un giardino hanno diversi tempi e gradi di manutenzione, anche l’ ingresso non si sottrae ad esigenze specifiche di manutenzione.
Una volta pianificato il tempo a disposizione si ragiona sullo stile, idealmente in armonia con il resto del giardino, ma se la disposizione di questa area lo permette o lo richiede possiamo differenziarla senza sentirci legati a tutto il resto. In base allo stile scelto si selezionano le piante con le giuste caratteristiche, innanzitutto però adatte al clima e all’esposizione e poi in base alle preferenze di colori e profumi, anche se questi ultimi non devono essere troppo invadenti.
L’ ingresso dovrebbe essere bello in ogni stagione, quindi soffermiamoci su piante che in inverno possano avere delle caratteristiche interessanti come fogliame sempreverde, cortecce particolari, forma dei rami interessante o bacche persistenti. Per l’ estate se gli spazi lo consentono si possono scegliere degli alberi dalla folta chioma, che creino punti di ombra e frescura e e delle fioriture resistenti a bassa manutenzione. A valorizzare l’ingresso durante l’autunno sono alberelli o arbusti che cambiano la colorazione delle foglie: selezionando questi elementi, il cambio stagione diventa un appuntamento per l’osservazione dello spettacolo di colori e dello scandire del tempo.
Chi varca la soglia del cancello per accedere alla nostra casa riceve il primo abbraccio dalla natura che noi abbiamo coltivato con tempo, con amore e dedizione. Ecco perché l’ ingresso ideale riflette la nostra personalità e le cure ricevute.
Anna