L’equilibrio di una composizione paesaggistica è ciò che i nostri occhi traducono in bellezza.
Il giardino è una creazione che negli anni cresce e si modifica in relazione a diversi fattori, per questo è necessario dare una continuità scadenzale alle manutenzioni per ottenere un equilibrio sano ed estetico. Tutte quelle immagini di giardini che danno forti emozioni sono il frutto di tecniche applicate: nella progettazione, nella realizzazione e, non per ultimo, nella manutenzione. Alla consegna di un giardino dovrebbe seguire sempre un programma di manutenzione adeguato alla conservazione del progetto realizzato.
Possiamo suddividere la manutenzione in diversi tipi:
- annuale, che si fa tra la fine e l’inizio della stagione vegetativa (invernale);
- primaverile, ovvero una piccola manutenzione di ritocco alla fine della stagione, prima dell’arrivo del caldo estivo;
- manutenzioni ordinarie estive;
- l’ultima manutenzione, che si fa tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno.
La manutenzione invernale è sicuramente la più importante, pertanto dev’essere eseguita solo da giardinieri specializzati. Le alberature ne sono l’esempio concreto, tanto che alcuni giardinieri si occupano quasi esclusivamente della potatura di alberi. Gli arbusti hanno alcune regole di base fisse per la potatura, per poi seguire uno schema più specifico che cambia in base alle specie o, come nel caso di rose ed ortensie, alle varietà.
Gli arbusti da fiore si potano a fine fioritura, mentre su quelli estivi si agisce in questo periodo (seconda metà dell’inverno) per una lunga serie di motivi, anche se spesso non si tiene conto di quelli a fioritura primaverile, che vanno potati ad inizio estate e non a fine inverno, perché se ne comprometterebbe la fioritura.
Le erbacee perenni e le graminacee – ormai presenti in alta percentuale in tutti i nuovi progetti – richiedono conoscenze approfondite, quanto quelle delle sopracitate rose ed ortensie. In base alle condizioni ambientali più o meno favorevoli che hanno trovato durante l’anno di crescita sarà bene controllare che non si siano ridotte o, al contrario, espanse troppo. Questo controllo, con eventuale correzione, è necessario per mantenere l’equilibrio del disegno del progetto.
La conoscenza delle malerbe e del loro accrescimento, risemina e propagazione ci permette di agire in prevenzione verso l’estate. A questo mi collego ad un articolo dello scorso anno sulle disseminanti in cui accennavo al diradamento di fine inverno. A febbraio avanzato tutte le plantule delle disseminanti sono ben visibili e vanno diradate: un lavoro un po’ noioso, ma che ripaga con fioriture uniche durante tutta l’estate, basti pensare ai rigogliosi cespugli di fiordalisi (Centaurea cyanos) e alle nuvole di Nigella Damascena, tra le più conosciute. In questo periodo tra le prime a spuntare c’è Lunaria annua (Moneta del papa), anche lei molto disseminante.
Non solo le piante necessitano di manutenzione, ma anche il suolo alla fine dell’inverno reclama il suo trattamento di bellezza. Suoli compatti, poco drenati o suoli poveri: la pianta ci darà un indicazione sul problema in atto da risolvere, e l’esperienza maturata negli anni culla i segreti migliori per risultati concreti.
Partire con un aiuola ben curata (suolo, pacciamatura, potature, diradamenti, pulizia delle malerbe ed equilibrio) serve a mantenere il disegno del progetto e a condurci ad un risultato emozionante: possiamo quindi dire che equilibrio è anche emozione!
Un’altra manutenzione non ordinaria importante è quella di fine primavera, con la potatura degli arbusti da fiore a fioritura precoce, la cimatura di alcune erbacee perenni, controllo delle malattie e la seconda importante pulizia delle malerbe. Una piccola nota per gli Helleborus niger (rosa di Natale): si disseminano davvero molto, così quando arrivano ad essere troppi e i fiori hanno gli acheni con i semi maturi è meglio togliere gli steli, in modo da contenerne la diffusione.
Seguiranno le manutenzioni ordinarie, il taglio del prato, il controllo delle malattie con eventuali trattamenti specifici e qualche taglio alle erbacee perenni a fioritura continua, come ad esempio le Gaura. A fine estate è necessario un riordino, sempre in linea con le regole di base, ma per lo più di ragione estetica.
Se in terra la cura è necessaria a mantenere il giardino sano, nel laghetto è ancora più importante.
Allo stesso modo del giardino, oltre alla manutenzione ordinaria nel periodo vegetativo, necessita di un paio di manutenzioni più approfondite: una a primavera ad inizio ciclo ed una autunnale a fine ciclo.
Nel laghetto la manutenzione primaverile avviene non appena scongiurate le ghiacciate: si lavora principalmente nel diradamento delle piante rizomatose, l’eliminazione delle piante disseminate in eccesso e, se necessario, la divisione di ninfee e loti. La maggior parte delle piante da laghetto, dalla palustre alla acquatica da fondo, ha un processo di crescita molto rapido e, se non vengono ridotte, si rischia di passare da un lago ad una palude.
Le ninfee ed i loti vengono posti nel fondo del laghetto in dei contenitori: le varietà sono piuttosto differenti nello sviluppo, perché alcune necessitano di essere divise prima altre dopo negli anni. Vanno in ogni caso tenute sotto controllo, perché una volta uscito il rizoma dal vaso, potrebbero invadere il fondo.
Altre piante che necessitano le nostre attenzioni sono le ossigenanti che tappezzano la superficie: di queste è meglio prelevarne piccole parti in tutto l’arco della stagione vegetativa, evitando di toglierne troppe a primavera, per non rischiare di far sviluppare le alghe filamentose.
Tutte queste manutenzioni straordinarie ci permettono di mantenere sempre nuovo il giardino ed il laghetto, quasi come fossero appena fatti, ma valorizzando la bellezza matura conseguita di anno in anno. La gioia di vedere il proprio ambiente esterno equilibrato rinnova il ricordo della sua nascita e ci riporta al giorno in cui l’abbiamo desiderato. In fondo crescere il proprio giardino con amore è come crescere la propria anima e le manutenzioni sono la cura per crescerlo sano e bello.
Anna