Padova è la mia città, dai tempi passati ad oggi ha sempre mantenuto un’ottima percentuale di vegetazione sul costruito, tanto che di recente è uscito proprio uno studio sul verde nell’area della mia provincia. Lo studio ha evidenziato che la superficie padovana per quasi metà è verde, diviso tra pubblico, privato e aree agricole. Molte altre città possiedono un bel verde, ma Padova per me è a portata di mano e da quando ero bimba ne osservo i giardini, le aiuole, e ne ammiro i grandi alberi che si fanno spazio tra i condomini. Amo molto passeggiare tra i vecchi quartieri, cercando di ricordare dopo decenni quanto era piccolo prima quel gruppo di tigli o quanto era grande quel Cedro del Libano. Li osservo sognando ed immaginando vite passate e quelle case storiche con architetture eleganti e preziose: il loro verde ha un grande pregio che da fuori si fa notare, considerando soprattutto i suoi anni, e così ritorno a pensare a come un giardino ben curato accresca l’importanza e il valore di un’abitazione.
Mi si apre il cuore a vedere gli alberi che negli anni sono stati potati da mani esperte, per tutte le volte che la potatura è riuscita ad essere perfetta nonostante il progettista non avesse considerato la scelta di una specie adeguata allo spazio disponibile. Le potature non sempre vengono fatte a dovere, anche se devo ammettere che la periferia – che nel complesso è caratterizzata da un verde storico – è ben curata.
Il verde intorno a noi non è solo il nostro giardino, in realtà siamo proprietari comuni del verde della nostra città e per questo dobbiamo imparare a goderne. Gli alberi del quartiere ci donano ombra e ossigeno, la cosa di cui abbiamo più bisogno, così che la loro manutenzione diventa non solo importante, ma soprattutto un dovere civico da non sottovalutare. I grandi alberi, spesso, hanno più senso fuori dai giardini privati urbani, vista la relazione tra i metri quadri fruibili e quelli di effettiva crescita degli alberi stessi.
Il verde pubblico ci permette di mantenere anche un discreto numero di animaletti, che paradossalmente nelle città trova più riparo rispetto alle campagne dove si è perduto l’uso di coltivare siepi divisorie dei campi, arbusti e piccoli alberi ai bordi dei fossati. Anche gli argini sono soggetti spesso ad una pulizia un po’ troppo meticolosa e così i piccoli animali fuggono nei quartieri cittadini, dove trovano riparo e cibo, tanto che in città abbiamo numerose piccole colonie di scoiattoli.
La fetta più grossa di verde padovano è costituita dal verde privato, questo significa che ogni giardino è una preziosa risorsa per la vita di ognuno di noi. La vita ci propone degli strumenti, i quali a volte non riusciamo ad individuarli subito, sebbene spesso siano proprio sotto al nostro naso, perché in realtà sono strumenti semplici che con la volontà si trasformano in armi da super-eroi e creano momenti unici che fanno sentire bene le persone. Osservando un quartiere della mia città durante una passeggiata, ho sorriso scoprendo che anche dei vecchi palazzi hanno il loro bosco verticale, come nelle città più modaiole. Questa nella foto è Thuja – una conifera sempreverde dalla forma compatta e molto lenta nella crescita – piantata quindi almeno 30 anni fa.
Nel progettare un’abitazione, il giardino è un punto che solitamente si considera per ultimo, nel frattempo quello che si può vedere è ciò che già è presente intorno a noi. È importante che il giardino dentro le mura possa comunicare con quello presente al di fuori: alla fine siamo parte del tutto e con il nostro giardino diventiamo parte integrante del verde urbano.
Ho notato che alcuni giardini da fuori sono molto belli e ricchi di colore, forme e tessiture, che riescono ad avvolgere la casa rendendola un rifugio dalla strada e dall’asfalto. Quando si va a considerare una casa, ci si sente attratti di più da un’abitazione immersa nel verde, perché la rende più accogliente, moderna e negli anni le fa acquisire ancora più valore.
Nelle case il verde maturato negli anni diventa un patrimonio, tanto che se qualora ci fosse l’esigenza di abbatterlo devono essere inoltrate delle specifiche richieste agli uffici preposti. Questo ci fa capire che un giardino in città è parte attiva dell’ecosistema in cui è inserito, quindi abbattere una parte di verde dev’essere una scelta che va ponderata assieme ad un tecnico specializzato, e in ogni caso assieme anche al buonsenso.
Il verde pubblico incornicia la nostra casa da fuori e nei quartieri residenziali – soprattutto quelli di alcune periferie come la mia – è una presenza da rivalutare, considerando cosa sarebbero quelle strade di quartiere senza i viali alberati o le aiuole spartitraffico: non avremmo ombra, non avremmo vegetazione, non avremmo fiori. Dare la giusta importanza a questo patrimonio significa rendersi conto di quanto bisogno abbiamo di circondarci di verde, non solo quello di casa nostra, ma di tutto quello che possiamo ottenere da ogni fazzoletto di terra disponibile.
Il verde pubblico diventa ancora più importante per chi abita in appartamento e non dispone di un giardino privato, ma può godere del verde pubblico, talvolta condiviso tra stabili vicini. Aumenta la sua importanza anche a livello estetico, rendendo la cementificazione meno impattante all’occhio ammorbidendo la rigida verticalità dei palazzi.
Le vecchie periferie continueranno a mantenere il loro fascino grazie a questo verde, ma nel futuro quello che accadrà lo dobbiamo decidere noi adesso. Un quartiere senza parchi né giardini diventa statico e monocolore: il paesaggio sta cambiando e forse una passeggiata in un vecchio quartiere all’ombra fresca degli alberi, ascoltando i merli che cantano, potrebbe farci capire l’importanza della natura che ci circonda e farci considerare cosa il futuro può portarci.