Quello che non vediamo degli alberi è l’ essenziale.
Suzanne Simard ha dedicato trent’anni della sua vita in studi e sperimentazioni per portare all’umanità le prove di una teoria che noi abbiamo sott’occhio da sempre.
Grazie ai suoi risultati oggi abbiamo in mano un concetto teorico-pratico che spiega realmente come stanno le cose e possiamo relazionarlo ad ogni intervento che necessitiamo di fare.
Gli alberi comunicano tra loro, hanno questa capacità, nella loro apparente immobilità.
Scambiano informazioni di quello che accade all’esterno, attacchi di parassiti, vicinanza ad altri alberi, lo memorizzano, ed attraverso la rete di comunicazione sotterranea le notizie dell’esterno diventano ordini da eseguire
per regolare la foresta, che nel complesso è un unico organismo.
Se ci riflettiamo bene tutto ci porta a capire che un organismo per sopravvivere si autoregola, un equilibrio sano, forte ma allo stesso tempo delicato.
Gli studi di Suzanne Simard portano a capire quali sono in una foresta gli alberi necessari a mantenere sano e stabile quell’equilibrio e ci confermano che l’intervento dell’uomo deve essere in aiuto alla natura e
non in contrasto, come sempre l’uomo ha una grande responsabilità in questo.
Studi che neanche a dirlo accusano sistemi che vanno dalla capitozzatura al disboscamento di grandi o piccole aree, ma che ci fanno anche apprezzare il perché alcuni alberi in una foresta da un giorno all’altro muoiono.
Grazie a questo studio abbiamo un nuovo strumento di comunicazione da poter utilizzare tra noi ed il committente, perché spesso capita che ci vengano richiesti interventi sbagliati sulle alberature.
Arrivare a prendere la decisione giusta potendo esprimere un concetto semplice ma efficace come questo fa la differenza in ambito professionale.
La vita di un albero vale certamente uno sforzo in più da parte nostra, ricordiamoci che non si tratta di convincere ma di portare l’informazione giusta.
Camminare in un bosco deve diventare una meditazione non rivolta verso il proprio io interiore, ma rivolta verso il bosco stesso.
Se vi soffermerete ad osservare bene ciò che vi circonda dalle alte chiome degli alberi sino alla microscopica vegetazione del sottobosco anche voi potete sentire quanta comunicazione c’ è.
Sentire ciò che ci accade intorno quando siamo in un bosco ci unisce al bosco stesso diventando un suo elemento quasi facessimo parte di esso, spesso ci si dimentica di questa sensazione primordiale nella quale l’uomo è nato.
Nonostante tutto facciamo parte tutti di questo pianeta che è un ecosistema.