Primavera è la stagione di mezzo fatta di giornate fredde e di giornate calde, la tanto decantata mezza stagione, che si dice non ci sia più. Il conflitto tra l’essere umano e la natura porta dentro sé una primavera, a colpi timida e incerta, ed a colpi tenace, allegra e generosa. La primavera in realtà non ha mai smesso di essere se stessa: capricciosa, un po’ matta ma insostituibile proprio per le emozioni forti che ci dona. In giardino possiamo domare la natura e renderla somigliante al nostro essere, personalizzando a piacere il verde intorno a noi.
Spesso interpretata come la stagione dell’opulenza, forse perché dopo la stagione invernale, periodo in cui si pensa non ci debbano essere fiori, si sente la necessità di riempire i mesi di vuoto con il pieno, alla ricerca dell’effetto opposto, ma quest’idea obsoleta di giardino primaverile è da rivedere.
Nei mesi invernali possiamo comunque avere fiori, colori e profumi: evitare un effetto esplosivo a primavera serve a creare un equilibrio estetico tra le quattro stagioni, e sentire l’armonia leggera nel passaggio tra inverno e primavera.
Possiamo considerare ad esempio gli ellebori come un fiore che fa da liaison tra la stagione passata e la presente: i loro colori virano verso il verde smorzandosi, mentre altri piccoli fiori delicati si schiudono in azzurro rosa bianco e giallo. L’accostamento crea una vera “onda armonica” che si propaga attraverso tappeti di viole e narcisi, nelle mille varietà disponibili, di campanule (Hyacinthoides hispanica) che si riproducono molto velocemente, per andare verso i più allegri e quasi insolenti tulipani con i loro colori accesi.
Ricordiamoci sempre che il giardino non ha solo una funzione estetica, ma deve soprattutto farci stare bene ed emozionarci. Progettare il colpo di scena primaverile dai colori forti è una bella sensazione, ma la partenza dal deserto di un inverno senza fiori rischia di farlo apparire un esplosione senza sentimento.
Utilizziamo invece tante piccole onde che vanno in crescendo sia nella quantità che nel colore, ricordandoci che ci aspettano mesi con tantissime fioriture.
Un altro aspetto del giardino da considerare sono gli alberi, che si stanno rivestendo e sfoggiano verdi brillanti, tutti da godere. Vi invito ad osservare l’apertura delle gemme, degna di ammirazione tanto quanto i colori intensi dei tulipani.
Mescolare tra loro toni forti genera un effetto confuso che potrebbe rovinare l’armonia dello spazio. Il giardino è da sempre condizionato dalle mode, come lo siamo noi nell’ abbigliarci, ma la mescolanza dei colori in forte contrasto da un buon risultato solo nel caso sia di omaggio al neoimpressionismo ed ai suoi pittori più famosi. Nell’immagine sottostante vi è una di Klimt, i fiori raffigurati sono coloratissimi ma piccoli, e generano un impatto visivo diverso, evocando non solo impressionismo ma anche il puntinismo.
Ottima per smorzare colori pieni e decisi è l’Euphorbia characias ssp. wulfenii che a fine marzo comincia la sua spettacolare fioritura, una pianta che negli anni cresce e potrebbe richiede molto spazio, anche se esistono cultivar più piccole, alcune nane, da poter inserire nel primo piano dell’aiuola.
In questo periodo hanno inizio anche tutte le bellissime piante da foglia, osservare quotidianamente il colore brillante e il loro movimento in apertura è uno spettacolo, le Heuchera hanno un’ampia gamma di colori, ma bisogna conoscere le varietà perché possono avere dimensioni molto diverse tra loro, e ricordare che i fiori, seppur piccoli, hanno steli alti.
Tra le piante da foglia le Hosta sono un genere molto amato, ma ahimè, anche dalle lumache. Sarà necessario piantarle considerando di creare le condizioni per proteggerle da attacchi di gasteropodi.
La primavera sarà sempre e comunque la stagione associata alla rinascita e all’ opulenza, ma sta a noi ricordarci dei piccoli passi, della bellezza dell’onda armonica e delle liaison tra le diverse stagioni ed utilizzare tutte le conoscenze e strumenti a disposizione per creare un capolavoro di giardino.
Anna