In questo blog che apre il 2024 vorrei farvi esplorare ed apprezzare i piccoli alberi. L’idea è nata perché ho notato e constatato che, quando si va a realizzare un giardino, uno degli errori più gravi e comuni è quello di piantare alberi di sviluppo maggiore allo spazio a disposizione. Questo accade di solito quando si vuole ottenere un’immediata copertura. Un secondo diffusissimo errore è credere che con la potatura si possano mantenere i grandi alberi compatti e ad altezze medio-piccole.
Seguendo questi due errori sono stati piantumati molti piccoli giardini urbani, seguiti da molte case di campagna, nelle quali spesso si trova un’inadeguata posizione delle alberature, perché troppo vicine all’abitazione principale o al vicinato o al confine strada.
Così, a distanza di trent’anni, eccoci a veder sparire dai giardini molte di quelle varietà di grandi alberi che – dopo aver subito numerose mutilazioni – vengono finalmente portati alla pace eterna con abbattimenti o sostituzioni di quelli che si sono seccati a forza di tagli.
Se da un lato le grandi Magnolie grandiflora, i cedri del Libano e gli aceri saccarini sono in netta diminuzione, facendo pensare che finalmente si sia imparata la lezione, dall’altro lato vedo moltiplicarsi altri giganti, come i Gingko biloba, che arriveranno, magari più lentamente, alla stessa sorte dei loro già citati predecessori.
Molti anni fa, quando lavoravo ancora al vivaio, un cliente mi chiese di fargli vedere delle alberature grandi e mi parve una buona idea iniziare il giro impartendo una piccola “lezione” sulle misure, così il cliente mi disse: “Veramente cercavo qualcosa di più piccolo!”. Allora ricominciai il giro mostrando e illustrando alberature più contenute, ma il cliente era nuovamente contrariato, perché la sua intenzione era di acquistare un albero di massimo 3 o 4 metri, così lo portai ai grandi arbusti. Come nel vivaio, anche nel mio blog cerco sempre di trasferire ai lettori delle conoscenze e di innescare moltissima curiosità, perché ciò che ci circonda è in gran parte rappresentato dal giardino, e questo “molto” dovrebbe essere prioritario per tutti
Acer ginnala è un piccolo albero che occupa uno dei primi posti nel mio cuore: raggiunge gli 8/10 metri e racchiude delle caratteristiche ornamentali ottime per la stagione primaverile, portando samare rosa autunnali dall’accesa colorazione. La sua forma è molto naturale e può essere coltivato a più tronchi e, dal momento che ha un portamento cespuglioso, con un’adeguata potatura di contenimento è possibile mantenerlo sui 5/6 metri. Le potature, se eseguite circa ogni due anni, devono essere leggere per mantenere l’albero sano e con una forma armoniosa.
Gli aceri palmatum sono considerati sia piccoli alberi che arbusti, dipende dalla varietà. Uno dei più diffusi come piccolo albero è l’acero palmatum “atropurpureum”, assieme a tutte le varietà più alte che arrivano sino a dieci metri, tanto che degli splendidi esemplari occupano un posto d’onore davanti a molte bellissime ville. Oltretutto, l’acero palmatum “atropurpureum” è una varietà che si distingue per la sua resistenza.
Tutti gli aceri, dai giapponesi ai più piccoli, come Acer campestris, Acer rubrum, Acer pseudoplatanus “Brilliantissimum” sono ottimi per la stagione autunnale, mentre durante la bella stagione si distinguono per il loro fogliame caratterizzato da foglie con lobi dal disegno interessante e dalla chioma aperta, quindi adatta ad ombreggiare spazi medio-piccoli o ad accompagnare le piante delle aiuole attorno alla casa.
I piccoli alberi da fiore sono numerosi, e tra le taglie più ridotte sono particolarmente apprezzati e diffusi. Esistono molte varietà di alberi fruttiferi da fiore, tra cui Pyrus chanticlear, Malus floribunda, Prunus subhirtella, Prunus cerasifera, Prunus accolade, Prunus persica e numerosi altri Prunus ornamentali. I loro fiori, seppur minuscoli, conferiscono all’albero l’aspetto di una nuvola e, nonostante la breve durata, l’effetto scenico è così intenso da lasciare un ricordo duraturo.
Alcune varietà di magnolia da fiore, soprattutto nelle nuove cultivar, presentano dimensioni ridotte e compatte. Tuttavia, unico inconveniente, le corolle dei fiori delle magnolie sono piuttosto grandi e, come le camelie, possono marcire nelle primavere molto piovose.
I Cornus florida, controversa e alternifolia, sono alberi a crescita lenta, apprezzati non solo per i fiori ma anche per il fogliame spesso variegato e un portamento estremamente elegante. Altri alberi con fioriture spettacolari includono i Cretaegus, con il più famoso forse Paul’s Scarlet nella storia vivaistica, la Robinia pseudoacacia ‘casque rouge’ e le numerose varietà di Cercis.
Anche tra le Lagerstroemie sono state introdotte nuove varietà con fioriture di diversi colori e, in alcuni casi, un fogliame nero davvero molto particolare.
E’ impossibile annoiarsi con i piccoli alberi: ti permettono di scegliere elementi con una crescita veloce, che rimangono sotto i dieci metri, come ad esempio Melia Azedarach. Conosciuta come albero dei rosari, la sua chioma bassa si espande molto in larghezza, ma state bene attenti, non ama per niente le potature contenimento e potrebbe reagire seccando alcuni rami.
Nelle altezze medio-piccole, è possibile includere alcune conifere che non richiedono un terreno completamente acido. Questo permette di adattarsi anche ai giardini con terreno calcareo, che rappresentano la maggioranza in Italia, sebbene tutte prediligano terreni ricchi e sciolti. Tra le conifere più adatte per la coltivazione troviamo le Chamaecyparis, con la resistente Nootkatensi caratterizzata da una forma piramidale molto elegante. Altre opzioni includono varietà derivate da Taxus baccata e numerose specie di Juniperus, che con il loro portamento scomposto conferiscono un tocco naturale al giardino.
Alcune Cryptomerie possono raggiungere i 5 metri di altezza, ma ci sono anche alberi molto piccoli o forme nane di Cedrus e Cipressus, che di solito si trovano in varietà più alte. Tra i Pinus ci sono alcune interessanti opzioni non troppo alte, così come qualche Picea e Abies che, se collocate in terreno drenato, possono dare risultati soddisfacenti.
Per quanto riguarda gli alberi sempreverdi di dimensioni medio-piccole, oltre alle conifere, l’Olivo è noto per la sua esperienza diffusa nella potatura di contenimento. Allo stesso modo, alcune querce sempreverdi come Quercus Ilex e poche altre (Quercus hispanica), mantengono una forma compatta. Ceratonia siliqua è un piccolo sempreverde a crescita lenta, che riesce ad affrontare temperature rigide, arrivando fino a qualche grado sotto lo zero, purché vi sia un suolo ben drenato.
Rimane poi un intramontabile Arbutus unedo, conosciuto come Corbezzolo, e qualche varietà con caratteristiche più interessanti, ma più sensibili alle temperature basse.
Ora che siamo in inverno è giusto celebrarlo menzionando la parte più interessante delle alberature di questa stagione: la corteccia. Le cortecce più belle in inverno si valorizzano sfogliandosi e caricandosi di colore, come la Betula utilis che si sbianca e subito dopo si sfalda.
Eccoci alla fine di questo articolo, nel quale ho voluto elencarvi e raccontarvi tutte queste piante che ho scelto di raggruppare sotto la caratteristica di piccoli e medi alberi. Spero di aver trasferito con la giusta enfasi che gli elementi necessari sono tutti a disposizione: un giardino con piante dalle giuste dimensioni crescerà e si svilupperà nel tempo come un vero e proprio ecosistema. Di anno in anno migliorerà autonomamente il suo equilibrio dimostrando che spesso il giardino è anche “natura addomesticata”.