Con l’evento di ieri sera si è concluso il ciclo di tre incontri formativi sulla cura e gestione del patrimonio verde realizzato da e-gardening, un percorso realizzato in collaborazione con il Comune di Cavallino Treporti nell’ambito del Patentino dell’Ospitalità, per discutere e parlare di cura del patrimonio verde e di sostenibilità.
Questa ultima serata, a cura di Gianluca Orazio e Andrea Bottan, ha avuto come tema la cura e la gestione del prato e degli impianti di irrigazione.
Il prato è una delle componenti più importanti di ogni spazio verde e richiede grande attenzione. Assieme alla creazione del prato è fondamentale la corretta progettazione del suo impianto di irrigazione, un elemento che può fare davvero differenza nella gestione e manutenzione.
La serata è iniziata con un approfondito intervento sulla definizione e sulle caratteristiche del tappeto erboso da parte di Andrea Bottan, perito agrario e direttore di e-gardening. Un argomento molto vasto trattato con estrema chiarezza, che è necessario conoscere approfonditamente per utilizzare le essenze più corrette e adatte, nei differenti contesti ambientali.
Una prima grande distinzione è tra macroterme e microterme, le due grandi categorie di tappeti erbosi che si distinguono per il diverso sviluppo nella varie fasi dell’anno e per le differenti reazioni alle temperature.
Sono stati analizzati inoltre i metodi di insediamento del tappeto erboso nel terreno (la semina, l’idrosemina, la stolonizzazione) le procedure per un corretto taglio, le pratiche di mantenimento del prato, prima tra tutte l’arieggiatura, per concludere con una panoramica sulle patologie del prato e la lotta alle infestanti.
L’acqua, ovvero il nutrimento del prato, è stato invece l’argomento dell’intervento di Gianluca Orazio, CEO di e-gardening.
L’irrigazione è fondamentale per la sopravvivenza del tappeto erboso, ma deve essere precisa e tener conto di tutte le specificità del terreno e delle piante. Ad esempio non ha alcun senso, anzi è dannoso, irrigare allo stesso modo una porzione di prato che è sempre in ombra o una che è sempre esposta al sole.
Anche le particolarità del terreno hanno una grande importanza in questo tipo di progettazione, ogni terreno reagisce assorbendo l’acqua in maniera diversa. Le varie tipologie di irrigatori in commercio, statico, dinamico e rotator tra i principali, combinati assieme servono proprio a creare sistemi adatti ai vari usi.
Ma qualsiasi impianto di irrigazione, da quello casalingo a quello professionale per spazi verdi di grandi dimensioni deve tener conto di un elemento fondamentale, la sostenibilità.
Un’irrigazione sostenibile è efficiente, ecologica e ci fa risparmiare tempo e denaro.
Alcuni accorgimenti sono necessari, come la corretta predisposizione degli ugelli o dell’ala gocciolante in base alla specificità di piante e terreno oppure l’utilizzo di un sensore pioggia o di apparecchiature per l’analisi delle condizioni atmosferiche, in grado di calcolare il livello di umidità del terreno e di conseguenza le effettive necessità del prato.
In tutto questo può aiutarci la tecnologia, la creazione di un impianto smart, gestito nelle sue funzioni da una centralina elettronica, può veramente fare la differenza in questo senso.
Pensate alla gestione automatica, tramite smartphone o tablet, di un grande impianto di irrigazione ad esempio per un campeggio, dove tramite i sensori pioggia possiamo conoscere in tempo reale lo stato di umidità del terreno, tramite l’apparecchiatura delle analisi delle condizioni climatiche possiamo conoscere le previsione meteorologiche e di conseguenza prevedere la reazione del prato, dove posso essere avvisato in tempo reale di guasti o anomalie e dove in base a tutte queste informazioni posso accendere e spegnere ogni singolo rubinetto da remoto con il semplice gesto di un dito.
Sostenibilità è la parola chiave: un prodotto sostenibile è in grado di creare un circolo virtuoso con influenze sull’ambiente e di conseguenza anche sulla società.