Il benessere dell’habitat turistico open-air

Progetto di consulenza nei camping di Cavallino Treporti e Jesolo, Venezia
Progetto di consulenza nei camping di Cavallino Treporti e Jesolo, Venezia
Descrizione
LOCATION
    Cavallino Treporti (VE)
ANNO DI CREAZIONE
    2020
Immerse tra le verdi pinete e affacciati sul mare, le strutture turistico-ricettive di Cavallino Treporti e Jesolo (Venezia) si estendono l’una dopo l’altra lungo il litorale, dove tranquillità, natura e divertimento assicurano una vacanza da sogno. Ampi spazi verdi ricchi di specie animali e vegetali sono imprescindibili a queste strutture open-air, i quali però necessitano di costanti attenzioni per salvaguardarne la bellezza ed i benefici. In linea con le tendenze internazionali ed europee in materia di sostenibilità e sulla corretta gestione e preservazione delle biodiversità, le Proprietà di alcuni camping hanno siglato con e-Gardening un piano nel lungo periodo per un servizio di consulenza e assistenza professionale atto a valorizzare in modo sostenibile il patrimonio vegetale. Le tre figure professionali di riferimento nel progetto sono la Dottoressa forestale Cristina Cossettini, nella veste di supervisore generale, il CEO di e-Gardening Gianluca Orazio, come responsabile per l’innovazione e la sostenibilità, e il Direttore di e-Gardening Andrea Bottan, come tecnico agrario specializzato e consulente fitosanitario. Il programma si svolge lungo un processo di accompagnamento allo sviluppo integrato dell’habitat turistico open-air, che va toccare le aree della consulenza fitosanitaria e della gestione del patrimonio vegetale, con relativi piani di concimazione e potatura, e l’analisi botanica. Lo scopo di questo progetto è la cura del verde con attività costanti e pianificate, mirate e sostenibili; contemporaneamente la formazione e la professionalizzazione del personale interno ai camping, per renderlo autonomo nelle mansioni ordinarie. Vengono messe a disposizione risorse, conoscenze e strumenti tecnici idonei per una corretta analisi, pianificazione e manutenzione degli spazi verdi, al fine di massimizzare i benefici (per l’ambiente, gli operatori e gli ospiti) e minimizzare i rischi, come le patologie delle piante. La conoscenza del territorio, dell’ambiente e delle esigenze delle diverse specie sono la base su cui costruire un progetto di programmazione e prevenzione ad ampio raggio, come la scelta delle specie di piante adatte al luogo e l’adozione di tecniche e procedure agronomiche volte ad una lotta integrata a basso impatto ambientale. Il consulente fitosanitario ha il compito di controllare tutto il materiale arboreo, arbustivo ed erbaceo già presente nella struttura, così come quello in entrata, per evitare l’ingresso di qualche insetto o fungo dall’esterno, che possa far ammalare le piante sane. Attraverso un’accurata analisi riconosce le varie patologie provocate da insetti, funghi, batteri o virus, e consiglia la profilassi più adeguata da adottare per risolvere il problema in modo tempestivo e mirato. Un altro incarico fondamentale è la pianificazione e la gestione della nutrizione delle piante: in un terreno sabbioso, battuto costantemente da aria salmastra ed inserito in un ambiente fortemente antropizzato come lo è il campeggio, il tecnico sceglie le tipologie di piante che meglio si adattano al contesto e prospetta la concimazione e l’irrigazione più adeguate per ciascuna delle specie target. Inoltre, è in grado di riconoscere tempestivamente le eventuali carenze o eccessi dei vari elementi nutritivi principali, come azoto, fosforo e potassio (NPK), come dei vari micro elementi, quali magnesio, calcio, manganese, ferro, zolfo, ecc. La programmazione e specializzazione delle potature è una mansione che rientra nella formazione al personale: le potature erbacee ed arbustive vengono fatte principalmente dal personale interno, il quale viene preparato e seguito costantemente nei progressi, mentre per le potature delle piante arboree, che normalmente sono affidate ad aziende esterne al campeggio, il consulente decide le tecniche e le modalità più adeguate ad ogni specie e la loro attuazione. Nelle strutture ricettive open-air il valore più importante, dopo il mare, è il patrimonio vegetale. Un’esperienza immersiva in un contesto antropizzato, un’architettura naturale in totale sicurezza per le biodiversità e le persone che genera benessere, un senso di bellezza e accoglienza dato dall’interdipendenza dell’uomo con l’ambiente. Tutto questo è frutto di ciò che portiamo avanti con questo progetto: un processo che conduce al benessere dell’habitat turistico open-air.