Per questo nuovo progetto l’
arch. Flavia Pastò trae ispirazione da una foto degli anni ‘50 che ritrae la
pittrice messicana Frida Kalo nella sua casa: i colori accesi e caldi, le linee nitide e le chiare influenze mediterranee presenti nell’immagine sono diventati i punti di partenza per la progettazione di questo giardino.
“Ciò che mi ha colpito visitando il giardino è stato il colore acceso delle pareti della casa e l’interesse del committente per le piante succulente. – Racconta l’arch. Flavia Pastò -Quando poi mi ha richiesto un giardino che non necessitasse di troppe irrigazioni, in un’ottica di sostenibilità ambientale e rispetto verso l’utilizzo delle risorse ambientali, ho subito immaginato un giardino arido e il rimando alla casa messicana di Frida Calo, con quei colori accessi, è venuto di conseguenza”.
Si è mantenuto quanto possibile delle specie preesistenti, le quali sono state tutte ricollocate; anche gli alberi sono stati conservati e l’unico nuovo è un ulivo secolare posizionato vicino all’ingresso della casa. Il protagonista del giardino è il grande percorso arido che si estende intorno a due lati della casa.
Il
percorso arido si mostra come un sentiero in terra battuta e ghiaia, dai bordi geometricamente ben disegnati, su cui sono posizionate piastre di gres, che costruiscono un camminamento attraverso diverse “stanze vegetali” caratterizzate da piante tipiche dei luoghi mediterranei: il sentiero dei cactus, la parete delle agavi, il grande prato, il palmeto e l’angolo delle cicas. Una zona pavimentate ospita il salottino a fianco del palmeto, mentre una siepe mista chiude il grande prato nella parte sud del giardino.
Il sentiero dei cactus è il primo giardino del percorso arido, dove una selezione di cactus di varie tipologie e grandezze punteggiano il cammino e spiccano sulle pareti rosse della casa del proprietario e del suo vicino.
Nella zona sud della casa troviamo
la parete delle Agavi, dove i muri presenti, privi di aperture, donano riparo ad una collezione di agavi, aloe e altre succulente. A seguire, nell’angolo delle cicas, una serie di queste specie maschera la zona dei macchinari, chiudendo idealmente il percorso.
Il palmeto è stato creato ricollocando tutte le palme presenti in loco, sia in vaso che in terra. Al suo fianco è stata realizzata una zona
pavimentata con doghe di legno, leggermente rialzata da terra, ospita l’area più conviviale, sulla quale spiccano dei pouf colorati e sdraio, che ricreano un piacevole salottino open-air all’ombra della maestosa palma.
L’ingresso carraio, invece, è caratterizzato da alcune aiuole di succulente che si affiancano al Ficus carica antico, mantenuto nella posizione originale e impreziosito con una distesa di Lippia e un Ulivo secolare che gli fa da eco sull’angolo più remoto del giardino, chiuso da un cespuglio di Phormium.
A chiusura dell’intero giardino, in sostituzione della preesistente siepe di Cupressocyparis leylandii,
una siepe mista formata da alberelli e arbusti di piccola e media grandezza, scelti in base ai colori accesi del fogliame, dei rami, delle bacche e dei fiori nelle diverse stagioni, come Olea frangran, Nerium Oleander, Loropoetalum, Abelia Grandiflora, Polygala e Callistemon.
Per godere a pieno del giardino anche nelle ore serali è stata progettata e realizzata un’illuminazione con spot LED Teclumen Point 120° e 15° 3000K che enfatizza le forme ed i colori dell’intero progetto.
Per la completa realizzazione dell’intervento,
e-Gardening, oltre ad aver curato ed eseguito tutti i lavori per la realizzazione del design ideato dall’arch. Pastò, inoltre ha progettato e realizzato il sistema di irrigazione, ha predisposto due punti acqua e si è occupata della preparazione del terreno e della relativa stesura del prato in rotolo.