Di giardini ne esistono centinaia di tipologie, con forme che spaziano dalla più geometrica alla più “selvaggia”, monocromi, policromi, lunghe distese verdi, infinite chiazze multicolori, esotici, tradizionali… Ognuno ha il proprio fascino, basta pensarlo e subito si viene colti da un senso di profonda pace e tranquillità, ma poi quando si tratta di mettere le mani nel proprio giardino il risultato è ben lontano dalle proprie aspettative.
Grazie a internet siamo sommersi di idee e tutorial su come organizzare gli esterni, ma anche qui molto spesso la buona volontà viene sopraffatta dal risultato ottenuto: piante che durano poco, manto erboso che non c’è verso di vederlo crescere in modo uniforme, parassiti di ogni tipo e via dicendo.
Allora come fare per avere un giardino che sia un Giardino di tutto rispetto? Il segreto è affidarsi ad un Paesaggista!
Questa figura professionale tratta il paesaggio nel senso più generale del termine: si occupa di pianificazione, progettazione e gestione degli spazi aperti (landscape design). Studia il contesto, identifica i desiderata e le necessità del cliente, sviluppa un progetto, lo adatta fino a proporre su carta il sogno del committente e poi lo segue durante la realizzazione.
La fase preliminare è la più importante, perché è quella che determina la buona riuscita nel tempo dell’intero progetto e permette di ridurre al minimo le manutenzioni. Consiste nell’analisi di numerosi aspetti, come l’esposizione dell’area, l’estensione, l’esposizione alla luce solare, la tipologia di terreno e – nel caso di un restyling – l’identificazione delle specie presenti ed il loro stato di salute. Talvolta in questa fase concorrono altre figure professionali, come l’agronomo, il perito agrotecnico e il dottore forestale, che apportano le loro competenze e conoscenze specifiche, al fine di identificare criticità e vantaggi dell’area. Una volta ottenuto il quadro completo del contesto sul quale si va ad operare, si può passare alla progettazione: piante e fiori, colori, illuminazione, materiali, elementi architettonici (pavimentazioni, archi, muretti, schermature solari, ecc.) e tutto ciò che concorre alla completa realizzazione di un Giardino.
Per favorire questo processo il paesaggista si affida ai principi dell’architettura sostenibile, la quale è mirata a generare un basso impatto sull’ambiente mediante la scelta di specie che meglio si adattano al terreno, al clima e al contesto, e che si inseriscono spontaneamente nel naturale equilibrio dell’ecosistema. Inoltre, le specie impiegate non devono necessitare particolari attenzioni nell’irrigazione, al fine di limitare al minimo gli sprechi focalizzando l’attenzione sul risparmio delle risorse idriche.
L’estetica è al primo piano e viene sempre coniugata sapientemente alla funzionalità, per non far mancare mai la piena fruibilità e la percezione del bello. Il paesaggista offre sempre soluzioni atte ad armonizzare e ottimizzare gli spazi in base ai gusti e ai bisogni del cliente con un progetto che divide concettualmente le aree in base alla loro destinazione d’uso. In ogni giardino sarebbe consigliabile predisporre varie zone distinte, seguendo il cosiddetto “concetto delle stanze”:
- una zona adibita a salottino, dotata di panchine o altalene, dove socializzare in piena tranquillità;
- una allestita per mangiare all’aperto, magari con un barbecue per delle grigliate in compagnia;
- una in ombra dedicata al riposo e alla contemplazione;
- una puramente decorativa, dove sono presenti aiuole, bordure o vasi fioriti, che serve anche a delimitare gli altri spazi in modo naturale;
- una parte per le piante aromatiche e/o officinali, con le quali sperimentare nuove essenze e infondere nell’aria piacevoli profumi;
Gli spazi verdi, che essi siano pubblici o privati, contribuiscono a proteggere la biosfera, diventano principalmente luoghi dove rilassarsi, e aiutano a migliorare lo stato psico-fisico degli abitanti dell’ecosistema edilizio e, di conseguenza, dell’ambiente che li circonda. Proprio per questo al punto n. 11 dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile troviamo l’obiettivo di rendere la città e le comunità luoghi sicuri, inclusivi e rispettosi dell’ambiente. I centri urbani continuano a confermarsi punti strategici per il lavoro, la produttività e lo sviluppo sociale, consentendo alle persone un generale miglioramento della loro condizione socioeconomica. L’altra parte della medaglia vede però le città come luoghi da difendere da alcune criticità, primo fra tutti l’inquinamento, una delle principali cause di danneggiamento del territorio e delle risorse. La realizzazione di spazi verdi, sia urbani (parchi, viali, giardini pubblici) che privati (giardini, green terrace, vertical green) sono un grande aiuto per contrastare l’inquinamento ed il conseguente abbassamento della qualità della vita di molti centri urbani: la creazione di un sistema di polmoni verdi, sia piccoli che grandi, abbassa la presenza di polveri sottili nell’aria, attenua il rumore, contrasta l’innalzamento delle temperature, aumenta la permeabilità del suolo e garantisce alla città la connessione con i ritmi naturali e la presenza di varie specie animali e vegetali. Tutto questo porta ad un senso di benessere diffuso, che migliora la qualità dell’ambiente e della vita.
Realizzare un bel giardino alla fine è un sogno alla portata di tutti, il bello è proprio il fatto di “unire l’utile al dilettevole” che in questo caso si traduce in “allargare la superficie del verde urbano alla progettazione di un giardino privato a misura di uomo e ambiente”: lo stile e le modalità sono infinite, sarà compito del paesaggista escludere quelle meno adatte e proporre le soluzioni più efficaci, l’importante è salire a bordo e lasciarsi trasportare in questo fiume di emozioni e bellezze naturali.